La pianificazione 3D in chirurgia ortognatica

La pianificazione 3D in chirurgia ortognatica rappresenta un’evoluzione rivoluzionaria nel settore medico. Questo approccio avanzato offre ai chirurghi una visione dettagliata delle deformità facciali dei pazienti, consentendo una pianificazione precisa e personalizzata degli interventi. In questo articolo esploreremo, insieme al Dott. Valerio Ramieri di Ortognatica Roma, come la tecnologia 3D stia trasformando la chirurgia ortognatica, migliorando notevolmente i risultati estetici e funzionali per i pazienti in cerca di correzioni cranio-facciali.

La chirurgia ortognatica è un campo altamente specializzato della chirurgia maxillo-facciale che mira a correggere le anomalie cranio-facciali, migliorando la funzionalità e l’estetica del viso. Questo tipo di intervento richiede un’approfondita pianificazione preoperatoria per garantire risultati ottimali. Negli ultimi anni, l’avanzamento delle tecnologie digitali ha rivoluzionato l’approccio alla chirurgia ortognatica, introducendo la pianificazione tridimensionale (3D) come un elemento cruciale nella preparazione e nell’esecuzione degli interventi.

La pianificazione 3D in chirurgia ortognatica ha introdotto un nuovo livello di precisione e personalizzazione nell’assistenza ai pazienti. Questo approccio innovativo consente ai chirurghi di visualizzare in modo dettagliato le strutture cranio-facciali del paziente, facilitando la progettazione di interventi chirurgici altamente mirati. La pianificazione 3D offre numerosi vantaggi, tra cui una migliore comprensione delle deformità facciali, una pianificazione più accurata delle procedure e la possibilità di comunicare in modo chiaro con il paziente riguardo agli obiettivi del trattamento.

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Quali sono gli elementi essenziali per una pianificazione 3D in chirurgia ortognatica?

La chiave per una corretta pianificazione è una diagnosi precisa. Per giungere a questa diagnosi, è necessaria una valutazione clinica, una TC cefalometrica Cone Beam e le impronte dentali in gesso o digitalizzate. In genere in fase di pre-visita vengono richieste anche delle fotografie del profilo e frontali a morso aperto e chiuso al fine di valutare preventivamente, ma senza alcuna diagnosi reale, la situazione occlusale del paziente prima di vederlo a visita.

Cosa è necessario portare durante la visita preliminare per effettuare una pianificazione 3d in chirurgia ortognatica?

E’ consigliabile portare una TC cefalometrica Cone Beam, tuttavia è anche possibile effettuare questo esame diagnostico successivamente alla prima consulenza. Durante la prima visita, il team di Ortognatica Roma si occuperà di effettuare le impronte dentali digitalizzate al fine di avere una visione chiara e precisa della situazione occlusale del paziente. 

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Pianificazione 3D in chirurgia ortognatica: Come avviene una prima visita? 

La prima visita è composta da differenti step:

Visita diagnostica con esame clinico: Lo specialista valuta attentamente tutte le proporzioni del volto, l’eventuale malocclusione dento-scheletrica, le asimmetrie facciali e i movimenti del viso.  L’altezza del volto è divisa in tre terzi principali. Il terzo superiore del volto va dalla linea dei capelli alla glabella, il terzo medio dalla glabella alla base della columella, e il terzo inferiore dalla columella alla parte più profonda della prominenza del mento. Il terzo inferiore è suddiviso in un terzo superiore dalla base della columella alla commessura delle labbra e due terzi inferiori dalle labbra inferiori al mento. 

La valutazione del profilo considera i seguenti elementi:

  • Posizione antero-posteriore della mascella
  • Posizione antero-posteriore della mandibola
  • Dimensioni del naso
  • Contorni delle guance
  • Supporto delle labbra/competenza delle labbra
  • Dimensioni dell’angolo mandibolare (illustrato)
  • Tessuti molli del volto (quantità, tensione)

La valutazione in vista frontale prevede invece:

  • Linea mediana del volto
  • Simmetria
  • Attività muscolare del labbro inferiore e del mento
  • Rapporto tra denti e labbra
  • Lunghezza delle labbra
  • Contorno del viso
  • Proporzione testa-corpo

Fotografie professionali del volto: il paziente verrà fotografato da un fotografo professionista in tutte le prospettive facciali possibili al fine di ottenere materiale utile alla successiva pianificazione 3D. 
Si effettuano fotografie digitali standard (profilo, vista frontale, vista a tre quarti, vista dall’alto) che vengono allegate alla documentazione clinica. Le foto standard, in particolare le foto di profilo, sono necessarie per effettuare una previsione del risultato del profilo.

Scansione facciale 3D: è un processo tecnologico che coinvolge la creazione di una rappresentazione tridimensionale della superficie del viso di una persona utilizzando strumenti di scansione specializzati.

Impronte dentali digitalizzate: sono prese le impronte dentali della mascella e della mandibola e viene registrata l’occlusione centrica effettiva del paziente. Di solito i modelli dentali vengono conservati per analizzare e documentare la situazione pre-operatoria e per eseguire una simulazione della chirurgia ortognatica. 

I modelli consentono di analizzare:

  • Occlusione
  • Forma delle arcate dentali
  • Posizione
  • Dimensioni e forma dei denti
  • Posizione delle mascelle in rapporto alla base cranica

Creazione del piano terapeutico del paziente attraverso la valutazione della Tc Cranio Facciale e delle impronte digitalizzate. Il chirurgo sarà in grado di indicare le tempistiche risolutive del caso, specificando la durata della fase di ortodonzia pre/post chirurgica e che tipo di approccio ortodontico è possibile applicare al paziente.

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Quali sono i vantaggi della pianificazione 3d in chirurgia ortognatica? 

La pianificazione 3D in chirurgia ortognatica offre una serie di vantaggi significativi che contribuiscono a migliorare la precisione, l’efficacia e i risultati complessivi di questo tipo di intervento. Ecco alcuni dei principali vantaggi:

  1. Visualizzazione dettagliata: La pianificazione 3D consente ai chirurghi di visualizzare in modo estremamente dettagliato le strutture facciali del paziente. Questa visualizzazione dettagliata facilita la comprensione delle anomalie cranio-facciali e la progettazione precisa dell’intervento.
  2. Personalizzazione: Ogni paziente ha caratteristiche facciali uniche, e la pianificazione 3D permette di adattare l’intervento alle esigenze specifiche del paziente. Ciò significa che l’intervento è altamente personalizzato per ottenere risultati ottimali.
  3. Previsione dei risultati: Utilizzando software di pianificazione 3D, i chirurghi possono anticipare e comunicare chiaramente al paziente i risultati attesi dell’intervento. Ciò contribuisce a stabilire aspettative realistiche e a migliorare la soddisfazione del paziente.
  4. Minore rischio di errori: La pianificazione 3D consente di identificare e risolvere potenziali complicazioni o errori nell’intervento prima dell’operazione effettiva, riducendo al minimo il rischio di errori chirurgici.
  5. Tempo ridotto in sala operatoria: Una pianificazione accurata riduce il tempo necessario in sala operatoria, il che può portare a una ripresa più rapida del paziente e a un costo inferiore.
  6. Migliore comunicazione interdisciplinare: La pianificazione 3D agevola la collaborazione tra diversi specialisti medici coinvolti nell’intervento ortognatico, come chirurghi maxillo-facciali, ortodontisti e radiologi.
  7. Riduzione del trauma chirurgico: Grazie alla precisione della pianificazione 3D, è spesso possibile ottenere risultati desiderati con incisioni più piccole e meno trauma per i tessuti circostanti.
  8. Risultati estetici e funzionali migliorati: La precisione della pianificazione 3D si traduce in risultati estetici e funzionali superiori, con una correzione più accurata delle deformità facciali e una migliore funzionalità del sistema cranio-facciale.

In sintesi, la pianificazione 3D in chirurgia ortognatica rappresenta un passo avanti significativo nell’approccio a questa procedura, offrendo numerosi vantaggi che beneficiano sia i chirurghi che i pazienti, con risultati più precisi e soddisfacenti.

Pianificazione 3D in chirurgia ortognatica: come avviene la simulazione digitale dell’intervento? 

Una volta ottenuta la Tc Cranio facciale, le impronte digitalizzate e le fotografie professionali del paziente, è possibile procedere con la simulazione della chirurgia ortognatica e la fabbricazione degli splint. In questa fase è possibile elencare concretamente le problematiche che l’intervento può correggere e il piano di trattamento ortodontico-chirurgico. 

I modelli montati possono quindi essere spostati nella posizione pianificata per la correzione del disordine scheletrico. Tenendo presente che il trattamento delle anomalie ossee facciali è solitamente un impegno condiviso sia dal chirurgo che dall’ortodontista, questa posizione deve essere concordata da entrambe le parti.

È importante che tutti i movimenti diventino visibili in tre dimensioni. Ciò può essere ottenuto utilizzando linee di riferimento tracciate sui modelli prima di eseguire i movimenti.

La simulazione della chirurgia viene effettuata per mimare la procedura chirurgica pianificata. È anche uno strumento potente per illustrare il piano di trattamento al paziente. Infine, i modelli riorientati dopo la simulazione della chirurgia vengono utilizzati per fabbricare gli splint chirurgici che verranno utilizzati in sala operatoria per riposizionare i segmenti ossei osteotomizzati.

La simulazione della chirurgia può essere eseguita anche utilizzando modelli stereolitografici individuali. Ciò è indicato per deformità gravi e principalmente asimmetriche.

pianificazione 3d in chirurgia ortognaticaLa pianificazione 3d in chirurgia ortognatica previsualizzazione 3d ortognatica 2

Come avviene la previsualizzazione del nuovo profilo dopo l’intervento? 

La pianificazione si basa sull’esame clinico, la valutazione delle immagini e la TC Cranio facciale. Per visualizzare i cambiamenti del profilo, le tc e le immagini possono essere sovrapposte in software di pianificazione specifici. 

L’insieme di TC, scansione 3d del viso e dei denti permette la creazione di un modello virtuale del paziente operabile in ambiente digitale

Se l’osso viene spostato, i tessuti molli lo seguiranno (ma non in rapporto 1:1) e verrà creato un’immagine virtuale del risultato chirurgico. Le immagini virtuali possono essere utilizzate per discutere gli esiti e le alternative di trattamento con il paziente.

Queste immagini mostrano i previsti cambiamenti dei tessuti molli a seguito di un avanzamento mandibolare.

E’ possibile effettuare una pianificazione virtuale delle osteotomie che si andranno a fare durante l’intervento? 

Il modello virtuale può essere manipolato in tre dimensioni per garantire che le linee delle osteotomie siano rappresentate con precisione.

La parte segmentata di Le Fort I viene riposizionata secondo il piano proposto. La mascella può essere spostata in tutti i piani (anteriore/posteriore, superiore/inferiore, laterale con o senza rotazione).

Pianificazione 3d in chirurgia ortognatica: come avviene la fabbricazione degli splint

Gli splint sono realizzati in resina attraverso stampa 3D e utilizzati in chirurgia ortognatica per posizionare intraoperatoriamente una mandibola osteotomizzata mobile contro l’altra mandibola stabile prima di eseguire una procedura di fissazione interna. In caso di chirurgia bimascellare, devono essere fabbricati due splint. Il primo viene utilizzato dopo l’osteotomia del primo mascellare come splint intermedio, l’altro dopo l’osteotomia del secondo mascellare come splint finale. Di solito, i due splint sono codificati con colori diversi per evitare confusione.

chirurgia ortognaticaStampa modelli 3d Split chirurgia ortognatica

Dove posso effettuare una visita? 

Il nostro team riceve a Roma presso la clinica Assunzione di Maria Santissima. E’ possibile effettuare anche visite online, contattandoci al numero +393515040117. Segui Ortognatica Roma su Facebook e Instagram.

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