La chirurgia bimascellare e la chirurgia ortognatica

La chirurgia bimascellare è un tipo di intervento chirurgico che viene utilizzato per correggere le deformità di mandibola e mascella. Scopriamo insieme al Dott. Valerio Ramieri, di Ortognatica Roma, in cosa consiste questa chirurgia e per chi è indicata.

Bimax surgery  o chirurgia bimascellare è una procedura chirurgica che coinvolge entrambe le mascelle che vengono ricollocate nella corretta posizione occlusale utilizzando placche in titanio progettate su misura. Entrambe le mascelle vengono quindi riposizionate utilizzando LeFort per la mascella superiore e BSSO per la mandibola.

L’intervento  bimascellare prevede dei tagli nell’osso per separare la parte superiore (mascella) o la inferiore in modo da ridurre la protrusione o la retrusione di mascellare o mandibola.

Mascella e mandibola vengono poi spostate nella posizione desiderata, e fissate con l’ausilio di placche e viti di titanio.

L’operazione bimascellare è spesso utilizzata per correggere malocclusioni gravi, come l’eccessiva protrusione della mascella o una retrusione eccessiva. L’intervento può richiedere un periodo di recupero di diverse settimane e può causare gonfiore, dolore e difficoltà a masticare per i primi giorni dopo l’operazione.

Cos’è la chirurgia bimascellare?

La chirurgia bimascellare è una procedura chirurgica che sposta la mascella superiore e la mandibola in modo che l’occlusione dento-scheletrica, dopo l’operazione, venga risolta correttamente. È una specialità all’interno della chirurgia maxillofacciale/ortognatica e tratta le deformità dentofacciali per ottenere l’armonia facciale, un’adeguata occlusione e stabilità articolare. Obiettivo dell’intervento è fornire al paziente una vita molto più confortevole, con migliore respirazione/masticazione, più facilità nell’addormentarsi, miglioramento del linguaggio e valorizzazione estetica del volto.

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chirurgia bimascellareChirurgia bimascellare post intervento

In cosa consiste la chirurgia bimascellare?

L’intervento chirurgico bimascellare – noto anche come osteotomia bimascellare, bimax surgery o double jaw surgery – viene generalmente eseguito in ospedale sotto anestesia generale e richiede la collaborazione di un team multidisciplinare di chirurghi maxillo-facciali, ortodontisti e anestesisti.

Ecco una panoramica generale di come si svolge un intervento bimascellare:

  1. Preparazione: prima dell’intervento, verrà effettuata una valutazione pre-operatoria per valutare la salute del paziente. Sarà inoltre necessario effettuare una serie di esami, come radiografie e scansioni TC, per pianificare l’intervento in modo preciso.
  2. Anestesia: una volta che il paziente viene portato in sala operatoria, viene somministrata l’anestesia generale per assicurarsi che il paziente non senta dolore durante l’intervento.
  3. Incisione: il chirurgo maxillo-facciale eseguirà un’incisione nella gengiva superiore e inferiore per accedere alla mascella. L’incisione sarà di solito nascosta all’interno della bocca, in modo da minimizzare le cicatrici visibili.
  1. La chirurgia bimascellare prevede dei tagli nell’osso per separare la parte superiore (mascella) o la inferiore in modo da ridurre la protrusione o la retrusione di mascellare o mandibola.
  2. Fissaggio delle parti: una volta che la mascella e la mandibola sono state spostate nella posizione desiderata, il chirurgo posizionerà le placche e le viti di titanio per fissare e rendere definitive le osteotomie chirurgiche.
  3. Chiusura: alla fine dell’intervento, il chirurgo suturerà le incisioni nella gengiva concludendo così l’intervento.
  4. Monitoraggio post-operatorio: dopo l’intervento, il paziente verrà trasferito in una stanza di recupero dove il personale medico monitorerà i suoi livelli di dolore, gonfiore e altri sintomi per due notti consecutive. Il paziente dovrà seguire un regime alimentare speciale e mantenere un’igiene orale rigorosa per evitare infezioni.

Il recupero completo dall’intervento chirurgico bimascellare può richiedere diverse settimane, durante i quali il paziente dovrà evitare cibi duri e fare attenzione a non sollecitare troppo la mascella. Il tempo di recupero dipenderà dal tipo di intervento effettuato e dalle condizioni di salute del paziente.

Face make over bimascellareMento retruso bimascellare 

E’ sempre necessaria l’ortodonzia prima di sottoporsi all’intervento di chirurgia bimascellare?

Prima della chirurgia ortognatica, che sia bimascellare o relativa ad un solo mascellare, è probabile che sia necessario un trattamento ortodontico di preparazione all’intervento. Questa possibilità non è sempre richiesta, grazie anche alle nuove tecniche di surgery first e surgery only che permettono di saltare la fase dell’apparecchio e affrontare direttamente la chirurgia.

Scopri la Surgery first e gli altri approcci di ortodonzia in chirurgia ortognatica

Per chi è indicata la chirurgia bimascellare?

Questa chirurgia è  indicata per pazienti che hanno una malocclusione grave o un’asimmetria facciale significativa che non possono essere corretti con la sola ortodonzia. Di solito, questo intervento viene considerato solo quando altri trattamenti, come l’ortodonzia o i dispositivi di correzione funzionale, non hanno avuto successo.

Ecco alcuni dei problemi che possono essere corretti con la chirurgia bimascellare:

  1. Asimmetria facciale: la chirurgia bimascellare può correggere l’asimmetria facciale che si verifica quando vi è una disarmonia del terzo inferiore del volto che causa l’effetto “faccia storta”.
  2. Malocclusione scheletrica: la chirurgia bimascellare può correggere una malocclusione scheletrica, ovvero una discrepanza significativa tra la posizione della mascella superiore e inferiore che non può essere corretta solo con l’ortodonzia.
  3. Eccessiva protrusione della mandibola: la chirurgia bimascellare può correggere l’eccessiva protrusione della mandibola, nota anche come “mandibola prominente” o progenismo.
  4. Retrusione della mandibola: la chirurgia bimascellare può correggere anche la retrusione della mandibola, ovvero quando la mandibola è troppo arretrata rispetto alla posizione ideale.

Chirurgia bimascellare Asimmetria facciale

A quale età è possibile sottoporsi ad una chirurgia bimascellare?

In generale, la chirurgia bimascellare viene considerata solo per pazienti che hanno completato la crescita scheletrica, solitamente intorno ai 18-20 anni di età. Tuttavia, in alcuni casi, può essere eseguita in pazienti più giovani con l’ausilio di una valutazione radiologica approfondita. In ogni caso, la decisione di sottoporsi a un intervento chirurgico bimascellare deve essere presa in consultazione con un chirurgo maxillo-facciale esperto e un ortodontista.

Le persone si fanno sempre operare entrambe le mascelle?

Spesso i pazienti necessitano un intervento chirurgico sia sulla mascella superiore che su quella inferiore nella stessa procedura chirurgica. Questo può correggere tutte le irregolarità scheletriche e dentali minori e maggiori, anche se ci possono essere casi in cui si deve operare su un solo mascellare.

Quanti interventi di chirurgia ortognatica esistono?

La chirurgia ortognatica deve essere eseguita da un chirurgo maxillo-facciale, l’unico specialista indicato per trattare sia le ossa che i tessuti molli della zona facciale. Esistono tre tipi di chirurgia ortognatica: chirurgia della mascella, chirurgia della mandibola, chirurgia maxillo-mandibolare, chiamata anche chirurgia bimascellare

Che differenza c’è tra la chirurgia bimascellare e la chirurgia di un solo mascellare?

La differenza principale tra la chirurgia di un solo mascellare e quella bimascellare riguarda il numero di mascelle coinvolte nell’intervento chirurgico.

L’intevento che coinvolge solo uno dei mascellari (di solito quello superiore) viene utilizzata per correggere problemi come una mascella troppo avanzata o arretrata rispetto alla posizione ideale o una malocclusione scheletrica. In alcuni casi, può essere sufficiente correggere la posizione di una sola mascella per raggiungere una corretta occlusione dei denti e un miglioramento estetico del volto.

La chirurgia bimascellare, d’altra parte, coinvolge entrambe le mascelle, sia la mascella superiore che quella inferiore. Viene utilizzata per correggere problemi più complessi come l’asimmetria facciale, una malocclusione scheletrica significativa o una eccessiva protrusione o retrusione della mandibola. La chirurgia bimascellare può richiedere un maggior grado di pianificazione e precisione poiché coinvolge due mascelle e richiede una corretta coordinazione tra il chirurgo maxillo-facciale e l’ortodontista per garantire un corretto allineamento dentale e scheletrico.

In generale, la chirurgia di un solo mascellare è considerata un intervento meno invasivo rispetto alla chirurgia bimascellare e può essere utilizzata per correggere problemi meno gravi. La scelta tra le due chirurgie dipende dalle esigenze del paziente e dalla gravità del problema scheletrico e/o dentale da correggere. La decisione deve essere presa in consultazione con un chirurgo maxillo-facciale esperto e un ortodontista.

Come comprendere di quale chirurgia ortognatica ho bisogno?

Per ottenere i migliori risultati finali nel paziente, è necessario effettuare una diagnosi accurata utilizzando strumenti all’avanguardia come gli studi tridimensionali che consentono una scansione dell’intera area orale e maxillo-facciale grazie all’utilizzo di un software per pianificare il trattamento necessario.

Questa pianificazione è proprio uno dei fattori più importanti nella chirurgia bimascellare, poiché l’esperto maxillo-facciale può preparare in anticipo tutti i movimenti chirurgici nel modello virtuale e testare i possibili movimenti delle ossa facciali e poter così vedere le diverse possibilità di trattamento prima dell’intervento.

Perché scegliere Ortognatica Roma?

Quando un paziente candidato alla chirurgia ortognatica si affida a Ortognatica Roma, la nostra equipe medica eseguirà un’analisi completa del suo volto. Tutti gli elementi che compongono l’area facciale sono studiati in modo esaustivo: mandibola, mascella, ossa zigomatiche, naso, regioni orbitali, denti e tutto il tessuto molle che ricopre lo scheletro facciale e la regione del collo.

Poiché tutte queste componenti formano un insieme indivisibile, il chirurgo maxillo-facciale deve anche valutare congiuntamente morfologia e funzione. Pertanto, quando si cerca di armonizzare il volto, lo stesso deve essere valutato in modo completo. I professionisti di Ortognatica Roma considerano la funzionalità e l’estetica nel loro insieme. Prenota la tua visita, contattando la nostra segreteria al 3515040117. Siamo a Roma in via Nomentana 311. Affidati a noi.

 

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