Respirare con la bocca: le conseguenze

In questo articolo vi sveliamo le cause e le conseguenze del respirare attraverso la bocca anziché dal naso.

Le persone che respirano attraverso la bocca, possono subire diverse conseguenze a causa di questa cattiva abitudine. Per correggerla in modo adeguato e definitivo è necessario individuarne la causa e avviare un trattamento multidisciplinare.

La respirazione attraverso il naso o la bocca non è facoltativa: non farlo correttamente ha conseguenze per la salute come spiega il Dott. Filippo Giovannetti, chirurgo maxillo facciale specializzato in chirurgia nasale: “Il naso svolge funzioni di cui la bocca non è capace“.

Il naso ha la missione di pulire l’aria dalle impurità, riscaldarla e inumidirla prima che raggiunga i polmoni. “Questo è uno dei motivi per cui i pazienti con malattie polmonari come l’asma beneficiano così tanto del raggiungimento di un’adeguata respirazione nasale“, afferma l’esperto.

In questo senso, lo specialista riferisce che “i peli del naso fungono da filtro di difesa da agenti irritanti e microbi e tutto ciò contribuisce a ridurre i processi infettivi”.

Ma le ripercussioni di una respirazione scorretta non finiscono qui: se prolungati nel tempo, possono verificarsi cambiamenti che interessano la mascella, i denti e persino la forma del viso.

Cause della respirazione orale

Alcune persone respirano attraverso la bocca perché hanno il naso chiuso, ma in altri casi è per una cattiva abitudine. “La causa più frequente è solitamente la difficoltà meccanica nel passaggio dell’aria attraverso le narici, soprattutto a causa dell’aumento delle adenoidi che è molto comune nei primi anni di vita“, spiega Giovannetti.

Altri motivi meno frequenti sono la deviazione del setto nasale o una piccola dimensione della narice. Lo specialista chiarisce che negli adulti “è meno probabile trovare ipertrofia delle adenoidi, ma è più comune trovare polipi nasali”.

Anche le infezioni ricorrenti e le riniti allergiche sono molto comuni nei bambini, che li costringono a respirare attraverso la bocca e a perpetuare questa modalità di inspirazione ed espirazione anche quando l’episodio allergico o l’infezione è terminata.

Ci sono anche pazienti che potrebbero respirare attraverso il naso perché sono già stati curati o perché hanno un naso funzionante, ma usano la bocca. Questi casi possono essere dovuti “a una questione di abitudine o ad un problema nello sviluppo del volto“. In quest’ultimo caso, se vi è la presenza di una malocclusione dento-scheletrica, sono costretti ad aprire la bocca perché scomodi e, di conseguenza, la usano per respirare, dando vita a un circolo vizioso.

Conseguenze di non respirare attraverso il naso

Le conseguenze della respirazione attraverso la bocca sono generalmente più pronunciate nel più piccolo. “Respirare continuamente attraverso la bocca altera la crescita del viso, producendo un palato arcuato, viso allungato, naso stretto, malocclusione dentale con mento sfuggente, sorriso gengivale e alterazioni nella disposizione dei denti“, riassume Filippo Giovannetti. Inoltre, tenere la bocca aperta porta a “una diminuzione della saliva, che può causare l’alitosi del bambino o facilitare le carie“. Allo stesso modo, se russi molto, il sonno potrebbe essere alterato, con stanchezza mattutina, irritabilità e difficoltà a prestare attenzione, con la conseguente alterazione del rendimento professionale. Anche la respirazione con la bocca peggiora la postura del corpo.

Giovannetti spiega il motivo di questo grande impatto sulla forma del viso e sulla posizione dei denti: “I bambini che crescono hanno bisogno di avere la bocca chiusa in modo che i muscoli del viso, e soprattutto la lingua, aiutino a guidare la corretta crescita del viso”.

Respirare con la bocca: come correggere il problema

Gli esperti indicano che la respirazione orale è molto comune e tutto sembra indicare che sia in aumento a causa dell’aumento della prevalenza della rinite e di altri fattori. Per fortuna esistono cure efficaci, che devono essere sempre multidisciplinari. I principali professionisti coinvolti sono medici di famiglia, pediatri, chirurghi maxillo facciali, otorinolaringoiatri, logopedisti e dentisti/ortodontisti.

Una volta che il medico di famiglia o il pediatra ha indirizzato il paziente, è necessario che l’otorinolaringoiatra o il maxillo facciale valuti se c’è un’ostruzione nasale. Se è così, lo specialista proverà, se lo ritiene opportuno, “un trattamento con lavaggi nasali e spray, tra gli altri“, specifica il Dottore. Se non è efficace, può essere consigliabile un intervento chirurgico diretto nella sede dell’ostruzione: trattamento delle adenoidi, chirurgia del setto nasale, chirurgia dei turbinati inferiori del naso…

Lo specialista sottolinea lo stretto rapporto che deve esistere tra il dentista e il medico ORL o maxillo facciale: “Siamo vicini; il medico ORL lavora al piano di sopra e il dentista al piano di sotto”, in modo tale che “il lavoro dell’uno influenzi quello dell’altro”.

Questo esperto sottolinea il diverso approccio alla respirazione orale nei pazienti adulti e pediatrici. “Negli adulti l’obiettivo principale è la qualità della vita. In questo caso, al paziente viene spiegato cosa può guadagnare e i rischi che corre”. In seguito sarà lui a decidere se vuole essere curato o meno. I bambini, invece, hanno, secondo Giovanetti, “poca consapevolezza del proprio corpo ed è nostro dovere, insieme ai genitori, decidere il trattamento adeguato“. L’obiettivo è raggiungere un equilibrio: “Dare il massimo beneficio possibile al paziente, producendo il minor danno”.

Se hai un problema correlato al naso, affidati al nostro team specializzato in tutte le patologie collegate a questo distretto corporeo. Il team di EndorinoRoma si trova a Roma in via Nomentana 311. 

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