Chirurgia ortognatica: i consigli per il post-operatorio

Nonostante oggi l’intervento di chirurgia ortognatica sia molto meno invasivo rispetto ad alcuni anni fa, il post operatorio rappresenta un periodo importante da affrontare: sulla rete sono presenti informazioni e commenti spesso contraddittori e fuorvianti, per questo noi di Ortognatica Roma, specialisti in questi trattamenti, possiamo aiutarvi con semplici linee guida nella gestione del post-intervento.

La chirurgia ortognatica corregge la scorretta posizione ossea di mandibola e mascella. Questo, oltre ad essere un problema estetico, ha importanti riscontri a livello funzionale in quanto può portare e innescare altre patologie che possono condizionarci per il resto della nostra vita.

L’intervento di chirurgia ortognatica è quindi un intervento al viso e come tale, il post intervento può portare infiammazione e gonfiore allo stesso. Durante l’intervento è necessario “scollare” gli attacchi muscolari dal volto per accedere alla zona ossea dove vengono effettuate le osteotomie di spostamento. I tessuti delle labbra vengono in aggiunta sottoposti a movimenti per esporre l’osso e quindi effettuare l’intervento.

Quanto dolore patirò dopo l’intervento di chirurgia ortognatica?

Più che di dolore parliamo di senso di importante infiammazione che ha il suo picco massimo per circa 72 ore: la prima settimana rappresenta quindi il periodo più scomodo e apatico: dopo la seconda settimana il periodo post-operatorio sarà più facile e piacevole.

Come sarà il mio recupero dopo un intervento di chirurgia ortognatica?

Dopo il termine dell’intervento verrà fatta indossare una “Ice-Mask” per la crioterapia che aiuta quindi a controllare e ad anestetizzare dall’infiammazione. Lo scomodo drenaggio che veniva usato in passato e che veniva rimosso il giorno successivo, è stato del tutto abbandonato!

Quando si sale in camera è consigliabile non alzarsi dal letto per alcune ore per gli effetti dell’anestesia generale. È importante essere in posizione eretta e con la maschera fredda.

Alle dimissioni dalla clinica il trattamento da seguire per alcuni giorni (di solito un massimo di 7 in più) sarà a base di un antibiotico, analgesico, antinfiammatorio, un protettore gastrico e un collutorio alla clorexidina per fare i risciacqui.

Quali effetti potrò notare al risveglio dopo un intervento di chirurgia ortognatica?

 Sanguinamento nasale

Non sempre succede, è possibile che il naso sanguini soprattutto le prime 24 ore, questo è dovuto all’osteotomia che eseguiamo nel mascellare superiore a livello dei seni mascellari, questi seni sono in contatto con l’esterno attraverso il naso.

Congestione nasale

Poiché l’intervento è a livello dei seni mascellari, la mucosa del naso si infiamma, premendo e impedendo la respirazione dei liquidi. Può anche essere bloccato da coaguli dall’operazione.

Edema ed ematoma

Nel momento in cui il paziente sale nella stanza, presenterà una piccola infiammazione che si manifesterà soprattutto nei primi tre giorni. Il giorno dopo l’edema sarà maggiore e potrebbe comparire anche (non sempre) un ematoma che scenderà verso le clavicole.

Mal di gola

Essendo un’anestesia generale, il paziente rimane intubato durante l’operazione. Quando si sveglia o il giorno dopo l’intervento, è normale che abbia dolore localizzato alla gola: possiamo paragonarlo alla stessa sensazione di quando si ha la faringite, quella sensazione di prurito o fastidio durante la deglutizione della saliva. Questo disagio è causato dal tubo di anestesia.

Ipoestesia del labbro e del mento

Il recupero di sensibilità del mascellare superiore solitamente avviene prima della mandibola. Il fatto che ci sia più ipoestesia nella zona mandibolare è dovuto al nervo alveolare inferiore. L’infiammazione comprime il nervo e, diciamo che si “arrabbia”, la sua rabbia consiste nel provocare una scarsa qualità sensoriale in tutta l’area dal labbro al mento. Stiamo parlando di sensibilità, non di mobilità facciale. Questa sensibilità è transitoria e si riprenderà gradualmente. Il recupero non è lo stesso in tutti i pazienti. Ci sono recuperatori lenti e altri più veloci. Ogni caso è personale.

Quali sono le regole dopo la dimissione dall’intervento di chirurgia ortognatica?

Non soffiarti il ​​naso

Ricorda che il naso può sanguinare come abbiamo detto in precedenza. Se il naso sanguina, si coagula, provocando una scomoda “crosta dura” che ci impedisce di respirare bene. Per questo è importante effettuare una pulizia con tamponi impregnati di perossido di idrogeno, al fine di mantenere le vie aeree nasali libere.

Lavare i denti in maniera corretta dopo l’intervento

Lavare i denti è essenziale. Anche se la prima settimana si farà una dieta liquida, è importante lavarsi i denti dopo ogni pasto. Lo spazzolino dovrà essere a setole morbide e può essere utile l’utilizzo di un irrigatore orale e un collutorio a base clorexidina per completare la pulizia.

Dieta

Dieta liquida durante la prima settimana: Il modo per nutrirti, sarà quello più idoneo alle proprie esigenze. Ci sono pazienti che lo fanno con le siringhe, altri con i biberon, altri con il cucchiaio… La dieta sarà a base di liquidi come brodi, frullati di frutta, frullati energetici da farmacia, ecc.

Dalla seconda settimana in poi si può seguire una dieta “morbida”, cannelloni, pasta ben cotta, crocchette, pane morbido… e dalla terza settimana una dieta normale evitando le cose più dure come noci o croste di pane .

Sport

Non fare sport di contatto fisico durante i primi tre mesi. Solo a quaranta giorni dall’intervento, l’osso inizia a consolidarsi e a formarsi tra le osteotomie che sono state eseguite. E’ indicato iniziare con esercizi leggeri evitando cardio per le prime settimane.

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