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Fase 4
Estetica e funzione in chirurgia ortognatica

Tre secoli fa il filosofo francese Diderot scriveva:  “il viso è una lettera di raccomandazione scritta in una lingua che tutti capiscono”. Nella chirurgia ortognatica la motivazione estetica è senz’altro una spinta importantissima. Il nostro team non si propone di arrivare semplicemente ad una occlusione funzionalmente valida, ma l’obiettivo è quello di rendere il viso armonico in tutte le sue parti. Solo in questo modo tutte le componenti del viso (ossa, mucosa, muscoli, denti, labbra, etc.) potranno  lavorare in sinergia tra di loro rendendo il risultato perfetto sotto tutti i punti di vista.

L’estetica, dunque, assume un ruolo importante in questo tipo di chirurgia tanto quanto il ripristino della funzionalità.

Una faccia troppo lunga o troppo corta, un mento troppo in avanti o troppo arretrato, un’asimmetria sono spesso vissuti dal paziente con disagio e noi non possiamo non ascoltare le esigenze del paziente che giustamente vuole ripristinare le proporzioni adeguate del proprio viso.

Di seguito indichiamo le principali problematiche estetiche e funzionali correggibili grazie alla chirurgia ortognatica 

II CLASSE DENTOSCHELETRICA (Mento corto)

Questa malformazione può dipendere sia da un eccesso di sviluppo del mascellare superiore (prognatismo) che da un difetto di sviluppo della mandibola (retrogenia).
Può risolversi in età precoce con l’ortodonzia. In età adulta è necessaria invece la chirurgia ortognatica.

VISO LUNGO (Long face)

Inoltre, una posizione posturale bassa della lingua, causata dalla necessità del passaggio di flusso intraorale, insieme alla pressione indotta dalle guance, può causare un deficit trasverso dell’arcata superiore e da ciò ne consegue un alterato sviluppo osseo.

Il paziente che presenta una faccia allungata viene anche definito con sindrome da faccia lunga o  dolico facciale. Si tratta di un crescita accentuata e maggiore del mascellare superiore che determina un aumento di crescita facciale.
Questo molto spesso è stato causato da una respirazione orale.La mandibola si posiziona costantemente più in basso per permettere il passaggio dell’aria attraverso la bocca e ne consegue la sovraeruzione dei molari.

VISO ASIMMETRICO

Le asimmetrie facciali possono dipendere da cause congenite (sindromi come microsomia emifacciale o disostosi otomandibolare) o traumatiche (anchilosi temporomandibolare da trauma durante il parto o da traumi durante l’infanzia), e da patologie che coinvolgono la mandibola. Non è sempre necessario l’intervento chirurgico per la risoluzione, dipende dai casi e se viene intercettata in età precoce, ma nella maggior parte dei casi grazie alla chirurgia ortognatica ed ad una attenta e scrupolosa programmazione chirurgica queste asimmetrie possono trovare una risoluzione.

MORSO APERTO, PROFONDO e INCROCIATO

Un morso aperto (open bite) si sviluppa più tipicamente nella parte anteriore della bocca, ossia fra incisivi superiori ed inferiori, i quali non trovano un contatto a bocca chiusa.
Per morso profondo (deep bite) si intende quella condizione per cui gli incisivi superiori coprono eccessivamente quelli inferiori.
Si parla di morso incrociato quando l’occlusione di uno o più elementi dentali si presenta invertita rispetto alla norma.
Nei pazienti adulti, soprattutto in casi particolarmente gravi e quando la terapia ortodontica non è applicabile, queste problematiche possono trovare risoluzione con la chirurgia ortognatica.

III CLASSE DENTOSCHELETRICA (Mento lungo)

Le malocclusioni di terza classe sono caratterizzate da una mandibola particolarmente accentuata rispetto al mascellare superiore con conseguente inversione dei denti anteriori. Gli incisivi inferiori anziché stare dietro ai superiori si troveranno davanti ad essi.
Questo tipo di malformazione è estremamente difficile che riesca a risolversi con la solo terapia ortodontica anche se essa viene iniziata in età di sviluppo, nella maggior parte dei casi si aspetta l’età adulta e si interviene con la chirurgia ortognatica.

VISO CORTO (short face)

Il paziente che presenta una faccia corta viene anche definito con sindrome da faccia corta o brachifacciale. Si tratta di un difetto di sviluppo del mascellare superiore da cui ne consegue un difetto di crescita facciale.
Molto spesso le persone con faccia corta presentano la mandibola in avanti rispetto al mascellare superiore (terza classe dentoscheletrica).

SORRISO GENGIVALE

Alcune persone quando sorridono mostrano una quantità eccessiva di gengiva al di sopra degli incisivi.

Questa condizione viene chiamata “sorriso gengivale” o gummy smile poiché l’area scoperta dal labbro superiore mostra, oltre ai denti incisivi, canini e premolari, anche una cospicua parte di gengiva che risulta eccessiva e spesso molto sgradevole dal punto di vista estetico. 
L’ inestetismo del sorriso gengivale può comportare un notevole imbarazzo e conseguenti problemi di relazioni sociali, anche in presenza di una corretta dentatura.

CLICK MANDIBOLARE

Il classico rumore di “click” proprio davanti all’orecchio, con conseguente dolore alla mandibola avvertito durante la masticazione è un fenomeno più frequente di quanto si possa pensare: questo fastidio può subentrare a causa di problemi intra-articolari o muscolari ed è nella maggior parte dei casi correlato ad una mal occlusione dento-scheletrica con la mandibola che risulta “fuori posto”.
Quando il problema è di natura dento-scheletrica occorre intervenire con un trattamento combinato ortodontico-chirurgico.

Casi clinici

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