Si definisce mento sfuggente quando, guardando il profilo orizzontale e verticale del viso, il mento sembra tirato indietro, lontano dal labbro inferiore e sproporzionatamente inferiore al naso. Il mento sfuggente è una delle problematiche estetiche più discusse: sono tantissime infatti le persone che cercano rimedi e correzioni di svariata natura per questo fastidioso difetto. Però forse non tutti sanno che, oltre al fattore estetico, un mento sfuggente può comportare anche altri generi di fastidi come mal di testa, dolore, fastidio durante la masticazione ecc
Il mento sfuggente o retrogenia è una condizione che si verifica quando il mento si proietta leggermente all’indietro verso il collo. Spesso lo dimentichiamo ma la nostra mascella è una struttura complessa di ossa e tessuti molli. Ciò che normalmente chiamiamo mascella è in realtà la mandibola. È proprio la mandibola quello che determina la posizione reale del mento, mentre i tessuti circostanti possono influire sul suo aspetto.
La mascella superiore e quella inferiore hanno una relazione relativamente definita l’una con l’altra in base alla normale anatomia di uno scheletro. Quando il mento è arretrato rispetto alla mascella superiore, si parla di retrogenia o di un mento sfuggente.
Retrogenia è di solito qualcosa che è determinato dalla genetica. Nella maggior parte dei casi, è una preoccupazione estetica e non influisce sulla funzionalità. Tuttavia, la retrogenia può verificarsi anche con alcune condizioni congenite come la sequenza di Pierre Robin e la sindrome di Treacher Collins, dove avere una mascella piccola può anche compromettere la respirazione nei bambini molto piccoli. Questo di solito migliora man mano che il bambino, e di conseguenza anche la sua mascella crescono nel tempo.
In alcuni casi, un mento sfuggente rappresenta una parte naturale dell’invecchiamento, sia negli uomini che nelle donne. Invecchiando, infatti, si possono naturalmente perdere un po’ di ossa e tessuti molli attorno alla mascella, portando così alla retrogenia.
I trattamenti per il mento retruso si concentrano sull’estensione del mento e sulla proiezione dello stesso. Per ottenere ciò, i percorsi chirurgici sono essenzialmente tre: genioplastica di avanzamento, mentoplastica additiva con utilizzo di protesi e chirurgia ortognatica.