Piano sagittale

Il piano sagittale (in seguito denominato Piano Sag.) in chirurgia ortognatica è un piano immaginario che attraversa il cranio in direzione antero-posteriore, dividendo il viso in due metà destro e sinistro. Questo piano è fondamentale per valutare la posizione e l’allineamento delle strutture facciali, come le mascellari e le mandibolari, in relazione alla normale posizione della mascella rispetto al cranio.

Nella chirurgia ortognatica, il piano sag. viene utilizzato per valutare le discrepanze nella posizione delle ossa mascellari e mandibolari rispetto alla mascella ideale, al fine di correggere malocclusioni, disfunzioni craniofacciali e asimmetrie del viso. Le correzioni nel piano sagittale possono coinvolgere spostamenti in avanti o indietro delle mascellari e/o della mandibola al fine di ottenere un’occlusione dentale corretta e un profilo facciale armonico.

Che cos’è il piano sagittale in chirurgia ortognatica?

Il piano sag. in chirurgia maxillo facciale è un piano immaginario che divide il cranio in due metà, destro e sinistro, lungo la linea mediana del corpo. È fondamentale nella valutazione e nella pianificazione chirurgica poiché consente di valutare le posizioni relative delle strutture cranio-facciali lungo la profondità del cranio. Attraverso l’analisi del piano sagittale, i chirurghi possono valutare la posizione della mandibola, del mascellare, del naso e di altre strutture, e determinare se vi siano discrepanze o anomalie che richiedono correzione chirurgica. Inoltre, interventi chirurgici nel piano sagittale vengono utilizzati per correggere malocclusioni dentarie, difetti scheletrici e migliorare l’estetica del viso.

Qual è la sua importanza nella valutazione preoperatoria in chirurgia ortognatica?

Il piano sag. riveste un’importanza fondamentale nella valutazione preoperatoria in chirurgia ortognatica per diversi motivi:

1. Valutazione dell’allineamento delle strutture: Permette di valutare la posizione e l’allineamento delle strutture cranio-facciali lungo la profondità del cranio, inclusi mascellare, mandibola, naso e altre strutture ossee.

2. Identificazione delle discrepanze: Aiuta a identificare eventuali discrepanze o anomalie nel posizionamento delle strutture, come malocclusioni dentarie, difetti scheletrici o asimmetrie facciali, che possono richiedere correzione chirurgica.

3. Pianificazione chirurgica: Fornisce informazioni cruciali per la pianificazione degli interventi chirurgici, consentendo ai chirurghi di determinare la natura e l’entità delle correzioni necessarie e di pianificare le strategie operative più appropriate.

4. Previsione dei risultati: Attraverso l’analisi del piano sagittale, è possibile prevedere i risultati degli interventi chirurgici e stabilire gli obiettivi estetici e funzionali desiderati per il paziente.

In sintesi, il piano sagittale fornisce una guida essenziale per la valutazione e la pianificazione chirurgica, contribuendo a garantire risultati ottimali e soddisfacenti per i pazienti sottoposti a interventi di chirurgia maxillo facciale.

Quali condizioni patologiche possono essere corrette attraverso interventi nel piano sagittale?

Gli interventi nel piano sag. possono essere utilizzati per correggere diverse condizioni patologiche, tra cui:

1. Malocclusioni dentarie: Discrepanze nel posizionamento dei denti superiori e inferiori, come la classe II (mandibola retrognata rispetto al mascellare) o la classe III (mandibola protrusa rispetto al mascellare), possono essere corrette mediante interventi nel piano sagittale.

2. Difetti scheletrici: Anomalie nella posizione o nella forma delle ossa facciali, come retrognazia mandibolare, prognatismo mandibolare, retrognatismo mascellare o protrusione mascellare, possono essere corrette attraverso chirurgia nel piano sagittale.

3. Asimmetrie facciali: Discrepanze di posizionamento o dimensione tra le due emi-facce possono essere corrette mediante interventi di osteotomia e ridimensionamento delle strutture ossee nel piano sagittale.

4. Problemi di apnea ostruttiva del sonno (OSAS): In alcuni casi di OSAS, dove l’ostruzione delle vie aeree è dovuta a anomalie scheletriche come retrognatismo mandibolare o ipoplasia mascellare, interventi nel piano sagittale possono contribuire a migliorare la pervietà delle vie aeree e ridurre i sintomi dell’OSAS.

In generale, gli interventi nel piano sagittale mirano a correggere le discrepanze e le anomalie nella posizione e nella forma delle strutture ossee facciali, migliorando sia la funzione che l’estetica del viso e dell’occlusione dentale.

Quali sono gli obiettivi principali nell’ottimizzazione del piano durante interventi chirurgici in chirurgia ortognatica?

Gli obiettivi principali nell’ottimizzazione del piano sag. durante gli interventi chirurgici in chirurgia maxillo facciale includono:

1. Correzione delle malocclusioni: Garantire un’occlusione dentale corretta e stabile è uno degli obiettivi primari. Ciò implica l’allineamento corretto dei denti superiori e inferiori e la posizione ideale delle ossa mascellari e mandibolari.

2. Miglioramento dell’estetica facciale: Il corretto posizionamento delle strutture scheletriche nel piano sagittale può migliorare l’armonia e l’estetica del volto, riducendo le discrepanze di profilo e correggendo eventuali retrusioni o protrusioni eccessive.

3. Risoluzione delle disfunzioni dell’articolazione temporomandibolare (ATM): La correzione delle discrepanze nel piano sagittale può contribuire a ridurre lo stress e la tensione sull’ATM, migliorando la funzionalità e riducendo il rischio di disfunzioni temporomandibolari.

4. Miglioramento della funzione respiratoria: In alcuni casi, gli interventi nel piano sagittale possono contribuire a migliorare la pervietà delle vie aeree superiori, facilitando la respirazione e riducendo i sintomi dell’apnea ostruttiva del sonno e di altri disturbi respiratori.

5. Stabilità a lungo termine: L’obiettivo è ottenere risultati stabili e duraturi nel tempo. Ciò implica non solo una corretta esecuzione dell’intervento chirurgico, ma anche una buona gestione post-operatoria e un adeguato follow-up per monitorare la stabilità e l’adattamento delle strutture scheletriche nel tempo.

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