Problemi, rischi e durata dell’ortodonzia negli adulti

L’ortodonzia tradizionale negli adulti presenta problemi, rischi e una maggiore durata rispetto a quanto previsto dalla chirurgia ortognatica. Scopri perché. 

Da qualche anno a questa parte l’ortodonzia tradizionale non rappresenta più la sola e unica soluzione efficace per chi desidera denti allineati e un sorriso perfetto. Piano piano si sta diffondendo sempre di più anche in Italia il trattamento di ortognatica, branca della chirurgia maxillo-facciale. Essa ha gli stessi obiettivi dell’ortodonzia classica, ma  assicura meno problemi, meno rischi e minore durata. Partiamo proprio da quest’ultimo punto, la durata. Mentre l’ortodonzia prevede un percorso che arriva in media a durare 2 anni, l’ortognatica è in grado – a determinate condizioni – di ridurre questa tempistica a soli 6 mesi. Questo si traduce in meno disagi per il paziente, “costretto” a portare l’apparecchio per un quarto del periodo altrimenti previsto.

Il confronto fra ortodonzia e ortognatica si gioca anche sulla questione dei rischi. Non tutti sanno infatti che l’allineamento dei denti ottenuto con il cosiddetto “apparecchio fisso” non è per forza definitivo. Spesso, se non abbiamo provveduto a modificare l’impianto osseo e, in particolare, l’articolazione temporo-mandibolare (ATM), assisteremo a un lento e progressivo disallineamento.  Questo ci riporterà a una situazione di inestetismo più o meno seria, con relativa compromissione della funzionalità masticatoria. Nei casi più gravi il paziente potrebbe addirittura riscontrare disturbi di una certa entità, vedi il frequente click mandibolare legato a malocclusione dell’ATM. Questi e altri rischi, con la chirurgia ortognatica, vengono affrontati fin da subito e risolti grazie a interventi programmati su misura.

Bruxismo, OSAS e altre problematiche del sonno

Un aspetto che pochi dentisti sottolineano – in parte perché lo ignorano – è l’impossibilità di risolvere con l’ortodonzia tradizionale malattie e disturbi del sonno quali bruxismo, OSAS (Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno) e altre ancora. Queste problematiche, alla base di un cattivo riposo e di una conseguente cattiva qualità della vita, possono e devono essere risolte con un approccio radicale, focalizzato non solo sui denti ma sul trattamento di eventuali retrusioni o protusioni mandibolari. Un sonno disturbato causa bruxismo e OSAS dipende infatti nella maggioranza dei casi, esclusa obesità, da questo tipo di malformazioni a cui, per fortuna, si può rimediare proprio con la chirurgia ortognatica. Contattaci senza impegno per maggiori informazioni e prenota la tua visita con i nostri specialisti!

Le vostre domande: 

Ho la mandibola e il mento in avanti, posso risolvere il problema con il solo apparecchio ortodontico? 

La mandibola in avanti è collegata ad un problema di natura dento-scheletrica. Il solo apparecchio ortodontico può risolvere il problema esclusivamente se utilizzato in età infantile o di crescita; In età adulta per correggere il problema della mandibola in avanti (progenismo o prognatismo mandibolare) è necessario sottoporsi all’intervento di chirurgia ortognatica che ripristina il corretto posizionamento delle ossa mascellari del volto.

Soffro di mento retruso, posso correggerlo con l’apparecchio per i denti? 

Il deficit mandibolare (mento incassato, sfuggente o troppo indietro) nasconde un problema dento-scheletrico delle ossa mascellari del volto. Se curato in età infantile, il problema può essere, in molti casi, risolto con il solo apparecchio ortodontico, tuttavia se trattato in età adulta, la sola ortodonzia non può correggere il problema. E’ necessario quindi sottoporsi ad un intervento di chirurgia ortognatica per il ripristino di estetica e funzione.

Quale tipo di apparecchio ortodontico posso utilizzare per preparare la mia dentatura all’intervento di chirurgia ortognatica?

Non vi sono particolari limitazioni nella scelta della tipologia di ortodonzia pre-chirurgica da effettuarsi prima di sottoporsi all’intervento di chirurgia ortognatica. Ortodonzia classica, ortodonzia linguale e ortodonzia invisibile sono tutte metodiche idonee per disporre l’occlusione dentale nelle condizioni ideali per affrontare la chirurgia.

 

 

 

 

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